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al testo di Rosetta Sacchi
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Abbondanza di parole e fiori reca il giorno immagini allegre quasi il sunto d’un pensiero istanti in cui la vita cessa il ritmo e la dura lotta per una pausa ma anche il gioco annienta mentre promette divertimento e quiete
mi nutro ma non mi sfamo il cielo sta barattando nuvole con pochi raggi, alieno un viaggio dove tra cime verdi e rami si levano gorgheggi.
Sei come in una nicchia, in fondo, oltre le siepi sì da apparir distante ma in questa assenza sei il trillo che mi desta e muta l’ore sul finire e ad ogni attesa che non ha nome imprime nuovo sigillo. Un bacio in volo o il segno d’una mano che scava un foglio abbozzando carezze. |
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